giovedì 5 novembre 2009

Lo stato del sistema energetico in Italia

Analizzo brevemente lo stato del sistema energetico in Italia. Partendo da un dato tristemente reale: il nostro Paese importa quasi il 90% del proprio fabbisogno energetico.
In questo ambito, secondo fonte Eurispes, le politiche energetiche attuate fino ad ora non hanno avuto il successo sperato nella riduzione dell’importazione di energia dall’estero.
E’ necessario quindi spostare l’asse di attenzione investendo su Ricerche e Sviluppo nel settore energetico per diversi motivi: evitare l’importazione di petrolio e gas e ridurre le emissioni di CO2.

Luigi Paganetto, presidente dell’Enea, parla chiaro affermando che, “la domanda di energia è destinata ad aumentare e, di conseguenza, la maggiore domanda alzerà prezzi di petrolio e gas”. E’ dunque necessario, dice Paganetto, pensare all’energia come un insieme di fonti diverse e allo stesso tempo sviluppare nuove tecnologie energetiche in modo da creare un paese autonomo e innovativo. Si tratta quindi modificare il metodo di approccio alle fonti di energia accogliere i cambiamenti, necessari, e vivendoli come un’opportunità, un vantaggio, progresso.

Una diversa metodologia di approccio alle risorse energetiche autoprodotte porterebbe notevoli miglioramenti non solo dal punto di vista economico (con i conseguenti benefici nei settori di sviluppo e ricerca), ma ci permetterebbe di affrontare realmente la fondamentale questione della riduzione di emissioni di CO2.

Inoltre suggirisco questo interessantissimo documento "RAPPORTO ENERGIA E AMBIENTE 2008 - ANALISI E SCENARI" Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico).

Nessun commento:

Posta un commento