lunedì 15 marzo 2010

GENERAZIONE N


Pubblico il link all'articolo Revival Nucleare: Generazione N, del settimanale Panorama. Una fotografia della generazione nata dopo il referendum del 1987, che mangia biologico e non ha paura delle centrali nucleari.

ANCHE L'INDIA INVESTE SUL NUCLEARE


Sedici nuovi reattori nucleari in India: è il risultato dell'importantissimo accordo realizzato tra New Delhi e la Russia. L’India, la seconda potenza demografica mondiale, compie una scelta fondamentale in campo energetico allineandosi con le altre maggiori potenze mondiali.

Il primo ministro indiano Manmohan Singh ha incontrato recentemente prima il capo dell’agenzia atomica russa Serge Kiryenko, che ha precisato che la costruzione delle centrali si completerà nel 2017, e poi Vladimir Putin.
Sarà la Rosatom, l’agenzia atomica russa, ad occuparsi della realizzazione degli impianti.
L’accordo ha un valore altissimo, calcolato in decine di miliardi di dollari.

Ad oggi l’energia nucleare fornisce all’India meno del 3% di elettricità. Tra quarant’anni, a pieno regime, la quota dovrebbe arrivare fino al 25%.

Link: Nucleare: Russia costruirà in India 16 reattori

mercoledì 10 marzo 2010

SARKOZY E L'ISTITUTO PER IL NUCLEARE

Nicolas Sarkozy ha annunciato durante una conferenza presso la sede dell'Ocse a Parigi la creazione di un Istituto internazionale per l'energia nucleare.

Ne farannio parte i migliori docenti e ricercatori francesi, con l'obiettivo di creare una rete internazionale per la formazione di specialisti di nucleare civile. L'annuncio è avvenuto

Sarkozy ha anche lanciato un appello alla Banca mondiale, alla Berd e alle banche di sviluppo affinché finanzino l'energia atomica per scopi civili.

Video: Sarkozy, ecco l'Istituto per il nucleare

LA VIA MEDIORIENTALE AL NUCLEARE

Anche Israele entra nel nutrito gruppo dei paesi partecipanti al revival nucleare: il ministro delle Infrastrutture israeliano Uzi Landau ha annunciato da Parigi l’intenzione di costruire un nuovo reattore nucleare per ridurre la dipendenza del paese dalle importazioni di idrocarburi.

Secondo Landau “in una regione come il Medio Oriente, non possiamo dipendere solo da noi stessi. La costruzione di un reattore nucleare per la produzione di energia elettrica consentirà a Israele sviluppare una certa indipendenza energetica”. Il progetto portebbe prevedere una collaborazione con alcuni vicini arabi, probabilmente la Giordania, sotto la supervisione di una nazione occidentale che potrebbe essere la Francia.

Ma i paesi vicini non stanno a guardare: anche il vice ministro degli Esteri siriano Faysal Mekdad ha auspicato che l’applicazione pacifica dell’energia nucleare “non sia monopolio di pochi” ma sia invece “disponibile per tutti”.
Damasco, spiega il ministro, sta considerando “fonti alternative di energia tra cui il nucleare” in linea con la filosofia delineata dal presidente francese Nicolas Sarkozy in apertura dei lavori alla conferenza internazionale di Parigi: fare dell’atomo il “cemento per una nuova coesione sociale nel mondo”, diminuendo le emissioni e allentando la pressione sui prezzi dell'energia.

Link: Israel and Syria announce nuclear energy ambitions

martedì 9 marzo 2010

GEH e EnergyLab per il nucleare italiano

GE Hitachi Nuclear Energy (GEH) collaborerà con la Fondazione EnergyLab per contribuire allo sviluppo di centrali nucleari sicure in Italia.

La Fondazione EnergyLab è una ONLUS con sede a Milano che collabora con le maggiori aziende energetiche, università e amministrazioni locali italiane per contribuire a risolvere le sfide energetiche e ambientali del nostro Paese.

La GEH è il risultato di un'alleanza globale formata da General Electric e Hitachi per soddisfare le esigenze del settore nucleare. Con oltre 50 anni di esperienza nel settore, è un leader mondiale nei reattori e nei servizi nucleari avanzati .

"In linea con la nostra mission ci proponiamo di diffondere, nella maniera più ampia possibile, le conoscenze in materia di tecnologie nucleari avanzate", ha dichiarato Silvio Bosetti, Direttore Generale della Fondazione EnergyLab. "Riteniamo quindi che la collaborazione con GEH vada in questa direzione, consentendo al nostro Paese l’accesso ad una tecnologia nucleare ampiamente sperimentata per supportare l’avvio del nuovo programma nucleare in Italia".

"Per l'Italia e gli altri Paesi che si accingono a realizzare nuovi impianti nucleari è fondamentale avvalersi della collaborazione di aziende che vantino un'esperienza globale" ha replicato Denny Roderick, Senior Vice President di GEH "e organizzazioni regionali dedicate per poter completare questi impegnativi progetti nel rispetto delle tempistiche e dei budget stabiliti".