mercoledì 24 febbraio 2010

SCORIE NUCLEARI IN UN PALMO DI MANO


Le scorie nucleari: il grande timore degli italiani, spauracchio del ritorno all’energia dell’atomo. Che fine fanno? Come risolvere il problema dello stoccaggio? Quante se ne producono?

In un post precedente abbiamo affrontato l’argomento dello stoccaggio dei rifiuti nucleari, portando ad esempio il caso della Svezia.
Cerchiamo ora di capire a quale volume ammontano queste scorie radioattive prodotte annualmente dalle centrali.

Un impianto nucleare da 1000 MWe produce annualmente 25-30 tonnellate di scorie ad alto livello vetrificate, per un volume di circa 3 metri cubi.

Per essere ancora più precisi, un francese, che consuma energia elettrica praticamente solo da fonte nucleare, produce ogni anno 3000 kg di rifiuti di ogni tipo, che comprendono 100 kg di rifiuti tossici (chimici, metalli pesanti non degradabili, etc.), che includono 1 kg di rifiuti nucleari, dei quali solo 50 grammi sono i rifiuti radioattivi pericolosi a lunga vita (oltre 30 anni).
In 70 anni di vita, insomma, un francese produce una quantità di rifiuti nucleari pericolosi del volume di una sfera grande come il palmo di una mano.

Link: Le scorie nucleari e la radio tossicità, tesi pubblicata dall’Università di Pisa

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