lunedì 8 febbraio 2010

NUCLEARE E REGIONI

“Tre Regioni italiane hanno già approvato leggi che impediscono di costruire centrali nucleari sul loro territorio, e il governo ha incassato anche il parere negativo delle della Conferenza Stato-Regioni sul decreto legislativo per l’individuazione dei siti. Le centrali si faranno?”

Il consiglio dei Ministri ha già deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale le leggi regionali di Puglia, Basilicata e Campania. Le tre leggi infatti intervengono autonomamente in una materia concorrente con lo Stato: produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Secondo la Costituzione italiana (art. 117 comma 2), inoltre, lo Stato ha competenza esclusiva in materia di tutela dell'ambiente, sicurezza interna e concorrenza.
Per quanto riguarda il parere negativo della Conferenza Stato-Regioni, come scritto nel post “il nucleare e l’atteggiamento delle Regioni”, il decreto legislativo è stato sottoposto, secondo quanto previsto dalla Costituzione, all’intesa della Conferenza delle Regioni, che anziché esprimere il parere richiesto (che avrebbe potuto essere favorevole o contrario, ma che comunque avrebbe dovuto essere motivato), si è semplicemente rifiutata di farlo, preferendo diramare un comunicato stampa di contrarietà. In ogni caso il parere della Conferenza non è vincolante e non determina alcuna battuta di arresto nell’iter autorizzativo dei nuovi impianti nucleari.

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