venerdì 22 gennaio 2010

NUCLEARE E RINNOVABILI

“La costruzione delle quattro nuove centrali in Italia avrà costi elevatissimi. Sono risorse sottratte all’investimento nelle fonti rinnovabili, fondamentali per raggiungere gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto e dal pacchetto clima-energia dell’UE. Come si può pensare di rispettare gli accordi internazionali in questo modo?”

Il fatto che gli investimenti nel nucleare sottraggano risorse per le fonti rinnovabili è un’idea sbagliata.
Tutte le nuove tecnologie a bassa intensità di Co2, quindi sia il nucleare che le rinnovabili, saranno infatti necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati a livello internazionale.
Secondariamente, le rinnovabili ricevono oggi ingenti finanziamenti per il loro sviluppo, e questi sovvenzionamenti non scompariranno. Se da un lato, infatti, resta l’obiettivo della riduzione del 20% delle emissioni di gas-serra entro il 2020 (13% per l’Italia), d’altro canto gli stessi accordi prevedono una crescita delle fonti rinnovabili fino al 20% del fabbisogno europeo (17% per l’Italia).
L’Enea, nel Rapporto Energia e Ambiente 2007, ha proposto scenari per il 2030 dove la produzione di energia nucleare si aggira attorno al 24-25% e le rinnovabili attorno al 28-29%. Gli investimenti necessari sono di circa 30 miliardi di euro in energia nucleare e probabilmente 60 miliardi nelle rinnovabili.
Il problema sarà dunque trovare sufficienti investimenti, sia per quanto riguarda il nucleare sia per le energie rinnovabili.

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