mercoledì 16 dicembre 2009

L’economia degli impianti nucleari

L’opposizione agli impianti nucleari è argomentata, tra l’altro, con la presunta antieconomicità di questa fonte di energia. Si dice,ad esempio, che gli impianti nucleari sono eccessivamente costosi e che non sono in grado di competere con gli impianti di tipo convenzionale o con gli impianti che fanno uso di fonti rinnovabili. È vero che gli impianti nucleari sono molto più costosi degli impianti convenzionali: a parità di potenza installata, costano circa il doppio. Ma non è vero che siano antieconomici. Il parametro su cui si deve giudicare, infatti, non è il costo di impianto, ma il costo di produzione del kWh. Negli ultimi anni sono stati svolti su questo argomento una ventina di studi (da parte di organizzazioni dotate della massima attendibilità scientifica) che dimostrano come, nelle condizioni attuali del mercato, l’energia nucleare sia competitiva rispetto a quella prodotta con il carbone (la più economica tra le fonti fossili), costi la metà di quella prodotta con il gas, un terzo di quella prodotta con l’eolico e un decimo di quella prodotta con il fotovoltaico. Gli studi sono citati nel sito www.assonucleare.it e sono disponibili in rete.

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