mercoledì 2 dicembre 2009

Contributo limitato delle fonti rinnovabili

Quando parliamo di contributo delle fonti rinnovabili facciamo principalmente riferimento alle fonti solare, eolica e idroelettrica. Sebbene l’utilizzo delle fonti rinnovabili sia auspicabile e desiderabile da tutti, c’è un dato oggettivo che va analizzato e approfondito. Le soli fonti rinnovabili possono soddisfare l’intero fabbisogno nazionale di elettricità?
Cito qualche dato. Per soddisfare il 10% del fabbisogno nazionale di elettricità
― ricorrendo alle biomasse (legna da ardere) occorrerebbe disporre di 120.000 km2 di boschi (in Italia ce ne sono 45.000);
― ricorrendo all’eolico occorrerebbe installare 24.000 turbine da 1 MW, che avrebbero un costo complessivo di 24 miliardi di euro e occuperebbero una superficie complessiva di 2.000 km2;
― ricorrendo al FOTOVOLTAICO occorrerebbe installare 200 km2 di pannelli, che avrebbero un costo complessivo di 240 miliardi di euro.

Per gli impianti eolici e solari i costi rischiano di aumentare per sopperire ai periodi di indisponibilità.
Alla luce dei citati resta il fatto che da sole le fonti rinnovabili non possono coprire il fabbisogno energetico di una nazione e comunque i costi da sostenere sarebbero elevati.

Un dato a margine: nel periodo 2008-2020 gli oneri di sistema per l’incentivazione delle fonti RINNOVABILI e assimilate costeranno al consumatore elettrico 25 miliardi di euro.

Legambiente
Secondo Legambiente in Italia sono 5991 i comuni che utilizzano fonti rinnovabili, un dato in crescita rispetto all’anno precedente, circa 2801 in più del 2008. Le fonti utilizzate sono solare fotovoltaico, solare termico, idroelettrico, geotermia ad alta e bassa entalpia, impianti da biomasse.
Il link di approfondimento: Comuni rinnovabili 2009 di Legambiente (pdf)

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